1 dicembre 2025

Trent’anni dalla Piattaforma d’Azione di Pechino (1995–2025)

Nel trentesimo anniversario della Dichiarazione e Piattaforma d’Azione di Pechino, ampiamente considerata dalle Nazioni Unite come il programma globale più completo per l’uguaglianza di genere, la comunità internazionale fa il punto sui progressi e individua i divari che richiedono ancora attenzione. Le dodici aree critiche di interesse—dall’educazione alla salute, dalla prevenzione della violenza alla partecipazione economica, fino al ruolo delle donne nel potere e nel processo decisionale—continuano a orientare le politiche internazionali e le riforme nazionali.  

La UPF riconosce l’attualità di questo quadro e mette in risalto la visione e la leadership della Dr.ssa Hak Ja Han e del Dr. Sun Myung Moon, che per decenni hanno sottolineato la capacità delle donne di rafforzare famiglie, comunità e istituzioni. La Dr.ssa Hak Ja Han ha condiviso questa visione a livello internazionale, intervenendo in grandi incontri della Women’s Federation for World Peace e della International Association of First Ladies for Peace, coinvolgendo leader, accademici e società civile sul ruolo delle donne nella costruzione di società etiche e stabili. I Fondatori della UPF hanno auspicato che almeno un terzo, se non la metà, dei parlamentari eletti siano donne 

Un mondo senza AIDS

L’impegno della UPF per la dignità umana e la responsabilità

Nella Giornata mondiale contro l’AIDS, la UPF rende omaggio alle persone e alle comunità che convivono con l’HIV o ne sono colpite e rinnova il suo impegno per la dignità umana e per una salute globale responsabile. Mentre il mondo celebra il 1º dicembre, ricordiamo che, sebbene siano stati compiuti progressi significativi nella risposta globale all’HIV e all’AIDS, permangono sfide serie; onoriamo le oltre 40 milioni di vite perdute, secondo le stime di UNAIDS, e siamo accanto a quanti continuano a portare il peso dello stigma e del limitato accesso alle cure.  

I fondatori della UPF, Dr. Sun Myung Moon e Dr.ssa Hak Ja Han, hanno insegnato che la guarigione autentica nasce dalla compassione e dal servizio radicati nell’Amore di Dio. Nel 2003 hanno fondato in Corea del Sud l’HJ Magnolia International Hospital come parte di una più ampia visione di assistenza medica e ricerca. Questo spirito resta centrale nel lavoro della UPF, che incoraggia approcci olistici capaci di integrare conoscenza scientificaresponsabilità etica e sostegno comunitario.  

30 novembre 2025

Far avanzare il Secondo Decennio Internazionale delle Nazioni Unite per le Persone di Ascendenza Africana (2025–2034)

All’inizio del Secondo Decennio Internazionale delle Nazioni Unite per le Persone di Ascendenza 
Africana (2025–2034), proclamato dall’Assemblea Generale e istituito come prosecuzione del primo decennio (2015–2024) per contrastare il razzismo, promuovere la giustizia e rafforzare il riconoscimento e lo sviluppo delle persone di ascendenza africana, la UPF riconosce i contributi degli africani e delle persone di eredità africana in tutto il mondo. Affermeremo i principi di uguaglianza, dignità e riconoscimento stabiliti per questo decennio, in coerenza con la convinzione della UPF circa l’uguaglianza morale di tutti gli esseri umani 

I fondatori della UPF, il Dr. Sun Myung Moon e la Dr.ssa Hak Ja Han, hanno sottolineato che la prosperità deve sempre tutelare la dignità umana e che famiglie solide contribuiscono alla stabilità sociale. La loro visione richiama il rispetto delle eredità ancestrali e uno sforzo costante per affrontare le conseguenze di lungo periodo del razzismo e del colonialismo 

Collegare le comunità

Una riflessione UPF sulla Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese

Ogni anno, il 29 novembre, la Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese invita la comunità globale a riflettere sull’impatto umano del conflitto e sulla comune aspirazione alla dignità, alla sicurezza e alla convivenza. Per la Universal Peace Federation, questa giornata è l’occasione per riaffermare il nostro impegno a un coinvolgimento costruttivo, al rispetto di tutte le tradizioni religiose e alla ricerca di un futuro in cui israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco, con riconoscimento reciproco e sicurezza.

La UPF investe da lungo tempo nella creazione di spazi autentici di comprensione interreligiosa, includendo iniziative che hanno riunito leader ebraici, cristiani e musulmani in momenti di riflessione condivisa. Tra queste, la Middle East Peace Initiative dei primi anni Duemila. Leader delle tradizioni abramitiche visitarono Gerusalemme per riflettere insieme sulla loro eredità comune e sulle responsabilità per la pace, così come il Forum sulle Tradizioni abramitiche della UPF, che ha messo in luce i fondamenti etici che collegano ebraismo, cristianesimo e islam. La Middle East Peace Initiative ha costantemente enfatizzato una convinzione semplice ma essenziale: le comunità fioriscono quando riescono a vedersi non come avversarie, ma come vicine con storie, speranze e identità degne di rispetto.

28 novembre 2025

Dignità umana e legge naturale: da Tommaso d’Aquino a Salamanca, fino a noi

 Perché tornare oggi alle origini dei diritti? Perché molto del nostro lessico civile—persona, dignità, bene comune, limiti del potere—non nasce dal nulla. Prende forma nel pensiero cristiano medievale e rifiorisce nel Rinascimento iberico con la Scuola di Salamanca, fino alla voce profetica di Bartolomé de Las Casas. In un’epoca segnata da guerre, migrazioni, intelligenza artificiale pervasiva e polarizzazioni, questa genealogia non è un museo delle idee: è una cassetta degli attrezzi per un’etica pubblica capace di proteggere i vulnerabili e ricucire il tessuto sociale.

di Giorgio Gasperoni

Perché oggi
“Dignità” è parola ovunque: nelle costituzioni, nell’Agenda 2030, nei codici etici. Ma se tutto è “dignità”, niente lo è davvero. Per ridarle spessore serve tornare alle sorgenti. Tra Medioevo e prima modernità si definisce un alfabeto comune: la persona ha un valore intrinseco, il potere è ordinato al bene comune, la ragione sa riconoscere norme morali iscritte nella realtà. Da qui, per molte mediazioni, scende la modernità dei diritti.

Tommaso d’Aquino: persona, dignità, legge naturale
Tommaso assume da Boezio l’idea di persona come “individuo di natura razionale” e la radica teologicamente: l’essere umano è immagine di Dio. La dignità (dignitas) non è premio né sentimento: è statuto ontologico che si traduce in compiti etici.

Dignità e diritti umani

Sesta settimana della campagna “100 Giorni di Armonia e Speranza” (28 novembre – 4 dicembre 2025) 

Con l’ingresso nella sesta settimana della campagna 100 Giorni di Armonia e Speranza, la Universal Peace Federation (UPF) mette in evidenza il benessere umano e le libertà essenziali, sottolineando il valore di ogni persona, l’attenzione ai gruppi emarginati, la consapevolezza delle ingiustizie del passato e un contesto costruttivo per il coinvolgimento internazionale. Dal 28 novembre al 4 dicembre, questo tema invita la comunità internazionale a riconoscere che una pace duratura nasce dal rispetto per la vita umana e per il suo valore intrinseco. Una serie di ricorrenze delle Nazioni Unite durante la settimana conferma questi principi.  

29 novembre – Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Istituita nel 1977 per affermare il sostegno ai diritti e all’autodeterminazione dei palestinesi, come sancito nella risoluzione A/RES/32/40 Bdell’Assemblea Generale ONU. Ricorda che empatia e impegno internazionale sono essenziali per risolvere conflitti di lunga data attraverso il dialogo e il riconoscimento di interessi condivisi. La Middle East Peace Initiative (MEPI)della UPF, da molti anni, crea opportunità di diplomazia informale portando israeliani, palestinesi e delegati internazionali a un confronto diretto. Questi scambi hanno mostrato che un dialogo pragmatico può attenuare la sfiducia e aiutare le comunità a comprendere preoccupazioni ed esigenze concrete reciproche. 

26 novembre 2025

Peace Road: collegare l’umanità attraverso strade, sicurezza e ripristino degli ecosistemi


L’idea dell’iniziativa Peace Road è stata espressa pubblicamente per la prima volta all’inizio degli anni Ottanta, in sintonia con il dibattito internazionale emergente su connessioni a lunga distanza e forme pratiche di cooperazione. Concepita come iniziativa multilaterale mirata a rafforzare la connettività concreta tra le società, il progetto evidenzia che l’umanità è in ultima analisi un’unica famiglia incentrata su Dio e che il collegamento fisico tra nazioni e continenti può contribuire a smantellare barriere di paura e incomprensione. Questo articolo esamina la storia, la filosofia e le principali attività di Peace Road e mostra come l’iniziativa sia in linea con gli sforzi globali per proteggere la vita e riabilitare il pianeta.  

Precedenti storici. Storicamente, rotte a lunga distanza come la Via della Seta o la rete stradale romana hanno reso possibili scambi tra regioni. Nel XX secolo, il sistema autostradale interstatale degli Stati Uniti ha illustrato come i grandi progetti infrastrutturali nazionali possano plasmare lo sviluppo economico e sociale.  


Nel 2005, al summit inaugurale della UPF, i Fondatori Dr.ssa Hak Ja Han e Dr. Sun Myung Moon presentarono l’idea di un Peace Tunnel attraverso lo Stretto di Bering per collegare il Nord America con l’Eurasia. Sottolinearono che un simile tunnel potrebbe contribuire a rendere il mondo un’unica comunità globale. Invitarono le nazioni a reindirizzare risorse dal conflitto allo sviluppo condiviso, richiamando Isaia 2,4. L’iniziativa si è poi ampliata tramite forum, concorsi accademici e outreach internazionale.  

25 novembre 2025

Donne che guidano le comunità verso la sicurezza

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Ogni anno, il 25 novembre, le Nazioni Unite celebrano la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una data istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU per richiamare l’attenzione globale su una violazione dei diritti umani diffusa e persistente. La ricorrenza commemora il coraggio delle sorelle Mirabal, attiviste politiche assassinate nel 1960, e ricorda che la violenza contro le donne non è confinata a una singola regione, cultura o periodo storico. È una realtà strutturale che tocca famiglie, comunità e nazioni, e richiede un’azione costante e ponderata. In questo contesto globale, la storia di varie iniziative collegate alla UPF contiene una ricca serie di racconti in cui le donne hanno agito da stabilizzatrici, mediatrici, educatrici e voci morali nei momenti di incertezza.

In Nepal, dopo la conclusione del decennale conflitto interno nel 2006, la South Asia Peace Initiative (SAPI) della UPF ha creato uno spazio in cui leader civici, educatori e rappresentanti dei giovani potessero ricostruire la fiducia. La vita comunitaria restava fragile, segnata da tensioni economiche e risentimenti irrisolti, ma la UPF ha sostenuto gruppi di donne che hanno iniziato a facilitare conversazioni semplici e strutturate per impedire l’escalation dei conflitti. Hanno invitato giovani, funzionari municipali e anziani dei villaggi a sedersi insieme e affrontare questioni come la pressione verso i matrimoni precoci, le molestie negli spazi pubblici e l’instabilità all’interno delle famiglie in via di recupero dopo il conflitto. Questi incontri offrivano un luogo affidabile in cui esprimere preoccupazioni prima che si trasformassero in danni. A migliaia di chilometri di distanza, in Kenya, dopo la crisi post-elettorale del 2007–2008, donne mediatrici Ambassadors for Peace della UPF nella Rift Valley svolsero un lavoro simile. Si spostarono tra famiglie che vivevano in condizioni di sfollamento temporaneo, ascoltando, documentando minacce e fornendo canali sicuri per segnalare abusi. La loro presenza rassicurava chi aveva perso casa e sicurezza che qualcuno si preoccupava ancora della loro incolumità.