23 dicembre 2025

La pace non è neutrale; è capacità.

di Giorgio Gasperoni

La pace, nel linguaggio comune, somiglia a una parola-cuscino: ci appoggi sopra la testa quando sei stanco di conflitti e tensioni. Ma la pace reale non è un cuscino. È un muscolo. E, come ogni muscolo, non cresce con le buone intenzioni: cresce con l’allenamento, con strumenti adeguati, con disciplina istituzionale. In una frase: la pace non è neutrale; è capacità.

C’è un equivoco che ritorna puntuale quando l’Europa parla di guerra e negoziati: l’idea che essere “per la pace” significhi stare sempre nel mezzo, distribuire ragioni in parti uguali, mettere sullo stesso piano responsabilità e torti. Ma la pace non è equidistanza: è imparzialità di metodo – regole chiare, trasparenza, verifica – unita a principi non negoziabili, primo fra tutti la tutela dei civili e del diritto internazionale. Se confondiamo i due piani, non mediamo: normalizziamo.  

Da qui la lezione che arriva dalle notizie europee: l’Unione si muove non per romanticismo, ma per necessità. La discussione sugli asset russi, le scelte di finanziamento, la ricerca di coordinamento sono segni di un continente che, a fatica, sta capendo che la credibilità non nasce dai comunicati, ma dalla capacità di reggere il peso delle decisioni. Anche l’Europa “a due velocità” – tanto criticata – diventa, in tempi di crisi, un modo per non restare paralizzati dall’unanimità. Non è bello, ma è operativo. E oggi l’operatività è parte integrante della pace, perché riduce lo spazio dell’arbitrio e dell’aggressione. 

21 dicembre 2025

UPF Albania: partner del 20° Convegno Internazionale presso l'Università di Scuteri

Per il terzo anno consecutivo, Universal Peace Federation Albania ha partecipato in qualità di partner al 20° Convegno Internazionale e Interdisciplinare dal titolo “Sviluppo in tempi difficili”, organizzato da diverse istituzioni scientifiche albanesi e di altri paesi. 

Svoltasi presso l'Università "Luigj Gurakuqi" di Scutari, il 14 e il 15 novembre 2025, l’incontro ha riunito circa centocinquanta tra rappresentanti istituzionali, personalità del mondo accademico, ricercatori, professionisti e studenti provenienti da ventisei paesi.
 
Il convegno ha avuto inizio con la sessione plenaria che ha visto la partecipazione del Rettore dell'Università “Luigj Gurakuqi”, Tonin Gjuraj; dell'Ambasciatore del Kosovo in Albania, Skënder Durmishi; e del Presidente dell'Istituto di Sociologia albanese, Lekë Sokoli, che ha coordinato i lavori dell'incontro.
Oltre agli altri partecipanti sono intervenuti i delegati dalle università affiliate, i rappresentanti della Scuola dei Direttori e altri ospiti di riguardo. Il discorso di benvenuto di UPF è stato pronunciato dal coordinatore del Consiglio di Pace Albanese, Ali Laçej, e dal direttore esecutivo di UPF Balcani, Gani Rroshi.

Il futuro dei Balcani occidentali: conferenza su sicurezza e stabilità al Parlamento europeo

Bruxelles - La sezione Europa e Medio Oriente di Universal Peace Federation, in collaborazione con l'On. Lukas Mandl, membro austriaco del Parlamento Europeo (MEP), hanno organizzato una Conferenza sulla Leadership il 19 novembre 2025. L’incontro, intitolato "Stabilità nei Balcani e sicurezza europea", si è tenuto presso il Parlamento Europeo a Bruxelles e ha riunito oltre cento partecipanti provenienti da tutta Europa e dalla regione dei Balcani.
Il convegno ha fornito un'opportunità significativa per affrontare le sfide e le opportunità in continuo cambiamento relative alla stabilità dei Balcani e alla sua rilevanza per la sicurezza europea in una prospettiva più ampia. All’nizio di novembre, la Commissione europea ha affermato che l'allargamento dell'Unione Europea rappresenta un investimento strategico per la stabilità e la sicurezza del continente europeo. Solamente due giorni prima del convegno, è stato annunciato che l'Albania dovrebbe completare i negoziati di adesione entro la fine del 2027 e potrebbe diventare membro dell'Unione Europea entro il 2030, insieme al Montenegro.

Sviluppo Sociale Globale: le valutazioni sul Vertice di Doha 2025

New York, Stati Uniti – Il Comitato delle ONG sulla Famiglia di New York, di cui UPF è membro esecutivo, ha organizzato un evento online il 20 novembre 2025 per esaminare i risultati del Secondo Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale, svoltosi a Doha, in Qatar, dal 4 al 6 novembre.
Il vertice si proponeva di analizzare le cause dei risultati ampiamente insufficienti conseguiti fino ad oggi nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. 
In questo contesto, gli esperti hanno manifestato un particolare interesse per il ruolo che la famiglia potrebbe svolgere per accelerare il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030.
Dale-Gunn Lawton, in rappresentanza della LDS Charities, ha svolto il compito di moderatore e ha condotto la sessione delle domande dal pubblico, mentre Lynn Walsh, a nome di UPF, ha aperto e presentato l'evento.

Il Ruolo molteplice dell'ONU in Medio Oriente: analisi e prospettive

Il 24 novembre 2025, Universal Peace Federation ha organizzato un webinar per esaminare il ruolo delle Nazioni Unite in Medio Oriente. L'incontro ha affrontato in particolare la questione di come la missione di peacekeeping delle Nazioni Unite intenda perseguire la costruzione di pace e armonia sostenibili in una regione dilaniata dai conflitti. 

Chantal Chételat Komagata, Segretaria generale di UPF Svizzera, ha moderato il dibattito evidenziando la visione di UPF di creare una comunità globale armoniosa. Questa prospettiva si basa sui principi d'interdipendenza, prosperità condivisa e valori universali, mettendo in luce il ruolo cruciale dell'etica nella risposta alle sfide globali.

Il discorso principale è stato pronunciato dal generale di divisione Patrick Gauchat, Capo Missione e Capo di Stato Maggiore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la Sorveglianza della Tregua (UNTSO) e Comandante della Forza di Osservazione del Disimpegno delle Nazioni Unite (UNDOF). È un ingegnere dell'Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), con una notevole esperienza presso le Nazioni Unite in diversi continenti.

Rappresentanti di UPF Italia ricevono il Premio Internazionale "La Colomba della Pace dedicato a Papa Francesco"

In un'epoca che aspira ardentemente a un mondo più pacifico, la Sala convegni San Giovanni XXIII del Vicariato di Roma è diventata simbolo di speranza, di pace e fratellanza durante la solenne Cerimonia del Premio Internazionale "La Colomba della Pace dedicato a Papa Francesco", svoltasi il 12 dicembre 2025.

Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato dall'Accademia delle Culture e delle Scienze Internazionali per onorare coloro che traggono ispirazione dal magistero di Papa Francesco e sostengono importanti iniziative umanitarie. Creato per valorizzare l'impegno a favore della pace, della fraternità e della giustizia sociale, il Premio è in perfetta armonia con gli insegnamenti del Santo Padre e dell'Enciclica Fratelli Tutti.

Educare al vero amore: il ruolo del matrimonio e della famiglia

Nella maggior parte delle culture la famiglia è un’istituzione alla base dell’organizzazione sociale. Storicamente, era strettamente legata al matrimonio tradizionale, ma con il passare del tempo si sono affermati nuovi modelli familiari, riflesso dei cambiamenti sociali, economici e culturali. 

La formazione di una famiglia, con le sue luci e ombre, rappresenta, oggi come ieri, una delle tappe più importanti del percorso umano. In tale spazio di intimità e fiducia, la famiglia si rivela il luogo privilegiato per la realizzazione non solo materiale, ma anche umana e spirituale dei coniugi.

Essa crea le condizioni per la crescita e lo sviluppo dei figli, adempiendo a quel ruolo insostituibile e delicato di trasmettere i valori educativi e spirituali che orientano il loro cammino e conferiscono significato all'esistenza.

Questi argomenti di grande rilevanza sono stati approfonditi nel webinar “Il dono dell'amore: matrimonio e famiglia”, che si è svolto lunedì 15 dicembre 2025. L'evento, promosso dall'Associazione Interreligiosa per la Pace e lo Sviluppo (IAPD Italia), ha rappresentato il quarto appuntamento dell'anno nell'ambito del ciclo d’incontri pubblici interreligiosi “Il corso e il valore della vita umana: dimensione spirituale e vita pratica”

20 dicembre 2025

Un Decennio di Azione per gli Obiettivi Globali

Una riflessione sulla Universal Peace Federation e sull’Agenda 2030 delle Nazioni Unite nella pratica  

Il mondo ha superato la metà del Decennio di Azione delle Nazioni Unite per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (2020–2030), lanciato a seguito degli impegni assunti dai Capi di Stato e di Governo all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2019 per accelerare l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. I progressi sui diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dipendono da un’azione coordinata di governi, società civile, istituzioni accademiche, organizzazioni religiose, settore privato e singoli individui. La Universal Peace Federation (UPF), organizzazione non governativa con Status Consultivo Generale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), allinea le proprie attività di costruzione della pace a questo quadro globale e integra la costruzione della pace nell’attuazione degli SDGs.  

Al centro dell’approccio di UPF vi è la consapevolezza che lo sviluppo sostenibile richiede responsabilità morale e un impegno etico universale. Questa prospettiva è coerente con l’impegno dell’Agenda 2030 a non lasciare indietro nessuno. I fondatori di UPF, la dott.ssa Hak Ja Han e il dott. Sun Myung Moon, hanno sottolineato nei loro interventi pubblici e nei loro scritti che le riforme istituzionali e le soluzioni tecniche restano limitate quando manca la responsabilità etica verso gli altri. In un discorso pronunciato presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite a New York il 18 agosto 2000, il dott. Sun Myung Moon ha affermato che la pace duratura dipende non solo dai sistemi, ma da persone che agiscono con responsabilità verso gli altri e verso le generazioni future. Questo principio—spesso espresso dai fondatori come “vivere per gli altri”—guida i capitoli di UPF nel considerare gli SDGs come un richiamo diretto al servizio, ad esempio attraverso progetti interreligiosi in Asia e in Africa. Ciò riecheggia la visione dei fondatori dell’umanità come “un’unica famiglia sotto Dio”, in cui il servizio inizia nella casa e si estende alla custodia globale, integrando la coscienza spirituale negli sforzi legati agli SDGs, come i programmi giovanili dell’International Association of Youth and Students for Peace (IAYSP), senza oscurare i risultati pratici.